BÜRO DLB - IDEE-REALISATION-KOMMUNIKATION
Daniel Leutenegger, Rathausgasse 18, CH-3011 Bern, www.ch-cultura.ch

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"ART BRUT – L'ARTE DOVE NON TE L'ASPETTI"

"ART BRUT – L'ARTE DOVE NON TE L'ASPETTI"

15.01.2017 Museo in erba, Lugano, fino 4 giugnio 2017


Mostra interattiva per l'infanzia ideata dalla Vallée de la Jeunesse (CVDJ) in collaborazione con la Collection de l'Art Brut di Losanna

L'esposizione, aperta al pubblico fino al 4 giugno 2017, è un divertente percorso interattivo a moduli dedicato all'ART BRUT: si tratta di un vero e proprio invito a esplorare il mondo della creatività.

Il concetto di "art brut" è stato inventato nel 1945 dall'artista francese Jean Dubuffet che ha scoperto e collezionato opere di creatori atipici, marginali e lontani da ogni corrente artistica.

L'Art Brut non è quindi un movimento ma identifica un gruppo di persone eterogenee, che creano spontaneamente e in completa libertà, senza preoccuparsi delle norme estetiche convenzionali.

Gli "artisti brut" possono realizzare i propri sogni, raccontare storie, far vivere il loro fantastico immaginario, mescolare disegno e musica, recuperare oggetti, ricamare, realizzare opere smisurate o veramente fragili, utilizzare tutti gli strumenti...

L'esposizione, concepita per i giovanissimi, apre le porte su universi artistici molto diversi fra loro e invita a esplorare aspetti inconsueti e geniali della creatività. Le opere presentate parlano ai bambini perché hanno spesso un carattere ludico e strettamente legato al quotidiano per i materiali familiari utilizzati.

L'artista brut ha, spesso, pochi mezzi a disposizione ma possiede molta fantasia: per questo recupera e inventa, assemblando, colorando, ricamando, "bricolando" opere uniche nel loro genere. Sassi, conchiglie, fili, cartoni, imballaggi del latte e scatole di conserve, penne a sfera e dentifricio...sono solo alcuni degli insoliti materiali usati per costruire un mondo molto personale e strabiliante che sorprende i bambini (e non solo).

Per scoprire gli artisti proposti nel percorso, i bambini varcano una soglia simbolica: la porta della casa di Jean Dubuffet, arredata da mobili di forme diverse. Passo passo, avanzando nel percorso, frugano negli armadi, nei bauli, nei cassetti e scoprono che... con l'art brut tutto è possibile!

Costruire da soli, con le proprie mani, un palazzo (Ferdinand Cheval) o una giostra (Pierre Avezard), cucire fra loro carte diverse per ottenere un grande supporto su cui disegnare fantastiche storie e colorarle con il succo dei petali dei fiori (Aloise Corbaz), creare istallazioni sonore con pezzetti di legno (Emile Ratier) oppure insoliti ritratti (Paul Duhem)... e molto altro ancora.

Perché rinunciare ai propri sogni? Chiunque può esprimersi e raccontare delle storie, in libertà, con fantasia e spontaneità, al di là delle idee di giusto e sbagliato, di bello e brutto. Ecco perché l'ART BRUT parla ai bambini, li incuriosisce, aiuta la comprensione delle istallazioni contemporanee, e li invita a guardare l'altro con occhi diversi, a capire che in ognuno di noi risiedono aspetti unici e irripetibili.

Al Museo in erba si potrà inoltre scoprire "La scatola dei colori", un'istallazione ideata dall'architetto Brenno Borradori con le proporzioni del Modulor di Le Corbusier, e dipinta dal creatore Fabrizio Pacciorini, Fo Fo, nel 2005.

Il pubblico è invitato ad attraversare un magico mondo di colori dove Fo Fo rappresenta "Il futuro": un futuro di pace, senza guerre, che lui vorrebbe più giusto per tutti, anche per chi è "diverso". Alla fine, dopo aver esplorato i diversi moduli della mostra, i visitatori possono entrare, soffermarsi nella scatola di Fo Fo e lasciarsi trasportare dalle emozioni.

La mostra permette anche di sensibilizzare i giovani visitatori al tema della diversità e inaugura la collaborazione con L'ideatorio (USI) che, da aprile 2017, proporrà negli spazi di Villa Saroli "TU", un percorso dedicato alla diversità di ognuno di noi (percorso realizzato con la collaborazione di Pro Infirmis Ticino e Moesano e l'Istituto scolastico della Città di Lugano).

mie

Contatto:

http://www.museoinerba.com/

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